Tra le varie tecniche delle stampe antiche ricordiamo l'acquaforte, una delle più celebri ed apprezzate anche per merito dei capolavori del maestro olandese Rembrandt e ancor prima del tedesco Durer.

In queste particolari stampe il disegno emerge da una lastra metallica, attraverso le incisioni praticate dall'artista che scalfisce sapientemente lo strato di vernice che ricopre la lastra, il quale è di frequente formato da cera d'ape, bitume e resina.

Una volta eseguite le incisioni, la lastra viene immersa in una soluzione, tradizionalmente chiamata acquaforte dal latino aqua fortis, la quale è composta da acido nitrico che corrode il metallo lungo i solchi tracciati con la punta d'acciaio dall'incisore.

Il disegno creato dall'artista viene poi ricoperto d'inchiostro, in modo da poter essere, per così dire, stampato su carta. Questo procedimento è stato ripetuto per secoli, dal Canaletto, da Degas, da Picasso, da Giorgio Morandi, pittori certamente diversi in quanto a stili artistici, ma tutti attratti dalle stampe ed in particolare dalla tecnica dell'acquaforte.